Il progetto “Pensiero e Arte della Legalità” di Tracce Creative APS, realizzato nell’ambito dell’avviso pubblico della Regione Puglia “Bellezza e Legalità per una Puglia libera dalle mafie” si è svolto nel comune di Galatina con il partenariato del Liceo Scientifico e Linguistico “A. Vallone” e dell’I.I.S.S. “Laporta – Falcone Borsellino” di Galatina. Nel progetto sono stati coinvolti ragazzi fra i 14 e i 17 anni: 31 di essi hanno portato a termine l’intero percorso. Riconoscere e svincolarsi dalle catene subdole del pensiero mafioso, per scoprire la pienezza del vivere liberi, attraverso gli esempi di donne e uomini che hanno sacrificato la propria vita e grazie alle storie di chi continua a combattere contro omertà e illegalità.
Il progetto si è sviluppato in varie fasi dal 06/04/2022 al 27/07/2023. L’intero percorso prevedeva attività laboratoriali artistiche e formazione frontale sulla storia delle mafie, in particolare della SCU: tutte le attività dovevano essere propedeutiche alla realizzazione di un cortometraggio.
Le attività laboratoriali artistiche hanno avuto inizio il 06/04/2022 con il laboratorio teatrale condotto da Salvatore Della Villa e Maria Margherita Manco per un totale complessivo di 160 ore fino al 28/04/2023. Dal 21 al 25/11/2022 si è svolto il laboratorio di sceneggiatura condotto da Manuel Marini, per un totale di 30 ore, durante il quale i ragazzi – oltre alle basi teoriche e alle tecniche di sceneggiatura – hanno avuto modo di scrivere il soggetto stesso del cortometraggio e una prima bozza di sceneggiatura. Dal 06 al 14/02/2023 si è tenuto il laboratorio di critica cinematografica condotto da Luca Bandirali per un totale di 20 ore. Dal 13 al 16/03/2023, con la guida di Giuseppe Manfridi, che ha condotto il laboratorio di drammaturgia per un totale di 20 ore, è stata portata a termine la scrittura della sceneggiatura del cortometraggio “Il giorno di Sofia”. Dal 22 al 25/05/2023 Edoardo Winspeare ha condotto il laboratorio di regia per un totale di 20 ore.
Le lezioni frontali sulla storia delle mafie sono state tenute da Annibale Gagliani e Fabiana Pacella. Annibale Gagliani, in un totale di 20 ore di lezione, ha fornito un quadro completo e minuzioso della storia della SCU, dalla sua nascita ai nostri giorni, rapportandola anche alle altre mafie. Le lezioni di Fabiana Pacella hanno avuto un taglio diverso; in 30 ore, la giornalista ha permesso ai ragazzi di conoscere personalmente chi combatte la mafia quotidianamente o ne è stato in qualche modo vittima e testimone: questore di Lecce, dr Andrea Valentino, e vicequestore nonché capo della squadra mobile della Polizia di Stato, dr Pasquale Testini; don Antonio Coluccia, sacerdote antimafia; comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, dr Donato D’Amato; responsabile della Direzione Investigativa Antimafia di Lecce, dr.ssa Carla Durante; Matilde Montinaro, sorella del capo scorta di Falcone, Antonio Montinaro; Luciana Esposito, giornalista attiva nel campo dell’antimafia; Pinuccio Fazio, padre di Michele, ragazzo ucciso per errore a 16 anni; comandante provinciale della Guardia di Finanza, dr Stefano Ciotti, e unità cinofila della GdF; Nando Popu, dei Sud Sound System.
Tutte le attività sono state realizzate presso l’Aula Magna-Teatro dell’I.I.S.S. ‘Laporta/Falcone-Borsellino’ di Galatina.
Il progetto ha previsto anche 4 incontri pubblici destinati alla cittadinanza, realizzati in collaborazione con l’associazione ‘A Levante’, presso la sala conferenze dell’Ex convento delle Clarisse a Galatina. Durante gli incontri, i relatori si sono confrontati su diverse tematiche.
Primo incontro: 13-3-2023 “Nascita e storia della Sacra Corona Unita” con gli interventi di Francesco Mandoi, magistrato, ex procuratore nazionale Antimafia; Francesco Di Bella, giornalista – Nuovo Quotidiano di Puglia; moderatore, Mauro Vaglio, esperto di politiche culturali.
Durante la serata è stato ricordato Renato Moro, giornalista, con letture di suoi articoli sulla S.C.U. tratti da “Il binocolo e il microscopio”.
Secondo incontro: 24-3-2023 “Mafie: economia e società” con gli interventi di Andrea Apollonio, magistrato e scrittore; Milto De Nozza, sostituto procuratore della Repubblica presso la Direzione distrettuale antimafia di Lecce; Fabiana Pacella, giornalista; Marta Vignola, prof.ssa associata Sociologia giuridica – UniSalento; moderatrice, Marilena Cataldini, avvocata e scrittrice.
Il Dott. Milto De Nozza ha introdotto l’argomento delle infiltrazioni mafiose all’interno dell’economia; la prof.ssa Marta Vignola ha approfondito la figura femminile all’interno della società mafiosa e del ruolo della memoria collettiva, che gioca un ruolo fondamentale nella sconfitta alle mafie; la giornalista Fabiana Pacella ha portato la sua esperienza professionale nelle numerose inchieste che ha condotto in questi anni sul racket e mafia nel mondo dell’imprenditoria e della finanza salentina.
Terzo incontro: 12-4-2023 “Ambiente e politica: quali strategie per il futuro?” con gli interventi di Ennio Cillo, giurista ambientale, già magistrato; Annibale Gagliani, giornalista e scrittore; Marcello Seclì, responsabile “Italia Nostra”; moderatore Giuseppe Resta, architetto e scrittore.
Per difendere l’ambiente, il paesaggio, il clima, bisogna lottare. Non si può delegare. Sono beni non solo culturali, estetici, ma sono patrimoni da consegnare al futuro, alle nuove generazioni, e rappresentano anche economie, occupazione e salute. Non sono tanto le cosiddette ecomafie a spadroneggiare sul nostro territorio, che pure ci sono ma più come effetto e non come causa, ma sono le “elusioni” politiche, come le ha definite il moderatore Giuseppe Resta, a danneggiarlo. Sono i cavilli delle legislazioni che consentono l’impoverimento del territorio e, conseguentemente, della salute dei cittadini. È la politica amministrativa che, pur di avere consenso e fittizi ritorni economici, lo svende permettendo che si perpetuino disastri ecologici, paesaggistici e ambientali. A questo lassismo istituzionale, coadiuvato dal nuovo codice degli appalti di Salvini, va contrapposta l’opposizione consapevole della popolazione attiva.
Quarto incontro: 10-5-2023 “Quale futura formazione per le giovani generazioni?” con gli interventi di Antonio De Donno, magistrato e procuratore della Repubblica a Brindisi, Omar Di Monopoli, scrittore, Leonardo Palmisano, scrittore e autore di inchieste, Marco Piccinno, prof. associato Didattica e pedagogia speciale – UniSalento; moderatrice, Giulia Santi, docente di Filosofia e Storia – Liceo Quinto Ennio, Gallipoli.
Evento finale: 27-7-2023 Sono intervenuti nel corso dell’evento, la Dott.ssa Annatonia Margiotta, Responsabile degli interventi per la diffusione della legalità per la Regione Puglia – Sezione Sicurezza del cittadino, Politiche per le migrazioni, Antimafia Sociale, la Prof.ssa Angela Venneri, Dirigente Liceo Scientifico e Linguistico ‘Antonio Vallone’ di Galatina, il Prof. Andrea Valerini, Dirigente I.I.S.S. ‘Laporta-Falcone Borsellino’ di Galatina; i due tutor di progetto, che hanno accompagnato gli studenti per oltre un anno, la Prof.ssa Daniela Sodo, referente per Liceo Scientifico e Linguistico ‘Antonio Vallone’e il Prof. Stefano Marra, referente per I.I.S.S. ‘Laporta-Falcone Borsellino’. Ancora, tra gli interventi, quello del regista e sceneggiatore, Edoardo Winspeare, uno dei docenti del laboratorio. Hanno portato i saluti istituzionali del Comune di Galatina, partner di progetto, il Dott. Fabio Vergine, Sindaco di Galatina e il Dott. Davide Miceli Consigliere del Comune di Galatina con delega alla Cultura. La comunicazione della sintesi progettuale e la moderazione degli interventi, è stata curata dalla Dott.ssa Maria Margherita Manco Presidente Ass. Tracce Creative e coordinatrice del progetto. Erano presenti tutti gli studenti, i docenti dei laboratori e il cast tecnico del cortometraggio.
A seguire, alle ore 22, è andato in scena il concerto ‘La voce e il canto del Sud’ con Marco Della Gatta, Maria Margherita Manco e Serena Serra. Tre artisti che con voci e pianoforte offrono una visione della libertà, della poesia e del sentimento del Sud, percorrendone i tratti più caratteristici della cultura e della più viva passionalità. La piena interazione tra musica, suono della voce, canto ed espressività teatrale riesce a proiettare l’ascoltatore in una forma anche insolita di concerto, grazie ad arrangiamenti nei quali emerge la capacità interpretativa, la personalità e le possibilità comunicative del trio. Ricerca sonora e poetica, dunque, per una fruizione al tempo stesso profonda e leggera. Come è il Sud.
Non è mai facile parlare di educazione, soprattutto di educazione alla legalità. Che come tale dovrebbe passare inevitabilmente attraverso l’educazione al diritto, e al rispetto delle leggi. Quello che le giovani generazioni dovrebbero avere presente, ma non solo loro, è la dignità dell’uomo. Solo partendo da questo, è possibile recuperare una costante perdita di valori della società civile. L’apparente molteplicità dei linguaggi, quali l’immagine (bidimensionale), il movimento (sempre più ridotto) suoni e musica (sempre più elementari) dovrebbe lasciare, anzi far riprendere, un meritato spazio alla parola, ormai ridotta ai pochi caratteri a disposizione dai social. La parola della letteratura, dei saggi, dei giornali ha un peso pregnante nella formazione, di cui le vecchie generazioni si impossessavano, mentre i post-millennials ne rifuggono. Educare alla legalità significa anche far capire che scelte apparentemente legate all’economia (gioco d’azzardo online), al consumo di cannabis, sono invece legate a doppia mandata ad un sistema mafioso intelligente e subdolo, che usa i giovani facendo leva su comportamenti sociali che premiano il riconoscimento del singolo nel gruppo. Da cui altrimenti ne resterebbe escluso.
Il progetto si chiude il 27 luglio 2023, con la prima nazionale del cortometraggio “Il giorno di Sofia”, per la regia di Salvatore Della Villa. Il cortometraggio è stato ideato, scritto, girato e interpretato dagli studenti, in collaborazione con maestranze e professionisti che hanno guidato i ragazzi verso il risultato finale.
Sofia è una giovane studentessa che porta con sé un dolore. Dopo due anni passati a cercare di consolare la perdita del fratello, tra un compito di italiano discretamente andato e la presenza distante dei genitori, Sofia decide di non lasciare impuniti i colpevoli di quel delitto.